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I miceti si trovano principalmente nell'ambiente agricolo, il contagio è favorito dal contatto con cereali (foglie, frutta, paglia, lana) e con terreno, dalla convivenza con animali (equini, bovini, cani, gatti, suini, piccioni ecc.).
I lavoratori addetti alla trebbiatura o immagazzinamento del fieno possono essere affetti da varie forme di micosi. L'infezione può avvenire per via inalatoria, per via digerente o attraverso lesioni cutanee.
In Italia le infezioni sono molto più frequenti di quanto si creda, vanno segnalate in particolar modo le sindromi actinomicotiche con localizzazione polmonare, addominale e cervico facciale. Le sporotricosi con forme nodulari simili a gomme seguite da ascessi freddi.
La profilassi è piuttosto complessa per la difficoltà di proteggere il personale.
Infine si devono segnalare le dermatomicosi da tricophyton (tigna tonsurante) e da acorion shoenlei (tigna favosa), da animali (coniglio, polli, cani, buoi) che possono passare all'uomo.
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